Galanterie, collezione di porcellane
XVIII secolo
OPERA
Si chiamano “galanterie” piccoli oggetti raffinati caratterizzati dalla preziosità dei materiali, dall’alta qualità della tecnica usata per realizzarli e dall’estrema cura dei particolari. Erano considerate galanterie soprattutto le figurine di porcellana, diffuse e molto popolari a partire dalla metà del XVIII secolo. Furono prodotte dapprima a Meissen, e poi in altre manifatture europee, tra cui Doccia, Ludwigsburg e Vienna.
La collezione di porcellane del Museo Poldi Pezzoli fu iniziata dallo stesso Gian Giacomo, che per esporle aveva fatto realizzare una grande vetrina accanto al Salone destinato ad accogliere i dipinti e gli oggetti più preziosi.
Nella già ricca collezione di porcellane, ampliata recentemente grazie a una generosa donazione di 84 pezzi, ci sono opere di altissima qualità prodotte nelle principali manifatture italiane ed europee. Tra queste ultime, spiccano le porcellane di Meissen, che comprendono servizi da tavola, servizi da tè e da caffè e molte figurine.
All’inizio del Settecento si usava decorare le tavole eleganti con statuine di zucchero, molto costose e fragili. A Meissen, la prima fabbrica di porcellana in Europa, fondata nel 1710, si cominciò quindi a produrre figurine in porcellana, dipinte a smalto con colori vivaci. Fra i soggetti vi erano, giardinieri, suonatori, animali, e personaggi della Commedia dell’Arte, come Arlecchino, Colombina o Pantalone, molto noti all’epoca anche oltre i confini italiani.