GIOVANNI MARTINELLI

(Montevarchi (Ar), 1600 – Firenze, 1659)

Ritratto di donna

1640-1650

olio su tela

46,5×36,4 cm

OPERA

Questo dipinto mostra una figura femminile a mezzo busto, leggermente girata, con lo sguardo rivolto allo spettatore. L’espressione del viso è piuttosto ambigua, la bocca accenna a un sorriso, mentre la fronte pare appena aggrottata. Il volto, incorniciato dai capelli castani, emerge dal fondo scuro. 

La donna è vestita con eleganza ma non indossa gioielli; l’unico ornamento è un cordino nero annodato al collo che scende sulla camicia bianca dallo scollo squadrato e sul corpetto di stoffa scura con preziosi ricami dorati. L’ampio colletto di tulle, oltre ad avere una funzione estetica, ci aiuta anche a stabilire la datazione del dipinto poiché sappiamo che era di moda negli anni Quaranta del Seicento. 

Questo quadro è attribuito al pittore toscano Giovanni Martinelli, vissuto nella prima metà del secolo XVII, la cui attitudine ritrattistica si riscontra anche nelle sue opere di soggetto sacro e profano.

BIOGRAFIA

Giovanni Martinelli nacque a Montevarchi nel 1600 e, in seguito, si trasferì a Firenze dove fu apprendista nella bottega del pittore Jacopo Ligozzi. 

Alcuni anni dopo, nel 1625, i due litigarono e Martinelli abbandonò Firenze probabilmente per andare a Roma. Il soggiorno romano è ipotizzato solo sulla base dello stile delle sue opere successive, in cui è evidente l’influsso dell’arte di Caravaggio e dei suoi seguaci, specialmente nell’uso della luce e nel tipo di composizione. 

Tornato a Firenze, aprì la sua bottega. Martinelli, oltre a pale d’altare e affreschi in chiese e conventi. dipinse anche numerosi ritratti e immagini di sante e regine antiche che talvolta, tra i bellissimi dettagli, nascondevano anche un significato allegorico. 

La maggior parte di questi quadri, simili a quello del Museo Poldi Pezzoli, risale al 1640-1650. Giovanni Martinelli morì a Firenze nel 1659.